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Sono qui solo da 2 mesi ma sono già consapevole del fatto che questa sarà una delle esperienze più belle della mia vita
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isv ambassador - Un'esperienza unica e irriproducibile

Un'esperienza unica e irriproducibile

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La mia esperienza negli USA
Partire per un anno all’estero come exchange student è un viaggio che cambia la vita. Oggi, vi raccontiamo l’esperienza di Anaïs, che sta trascorrendo un anno all’estero in America. Attraverso le sue parole, scopriremo come si sta adattando alla sua host family, la vita nella high school americana e le avventure che sta vivendo. Segui il racconto dell’anno all’estero negli Stati Uniti di Anaïs e immergiti nell’esperienza di vivere in una cultura diversa, lontano da casa, ma sempre più vicino a sé stessi.

La mia esperienza negli USA
Partire per un anno all’estero come exchange student è un viaggio che cambia la vita. Oggi, vi raccontiamo l’esperienza di Anaïs, che sta trascorrendo un anno all’estero in America. Attraverso le sue parole, scopriremo come si sta adattando alla sua host family, la vita nella high school americana e le avventure che sta vivendo. Segui il racconto dell’anno all’estero negli Stati Uniti di Anaïs e immergiti nell’esperienza di vivere in una cultura diversa, lontano da casa, ma sempre più vicino a sé stessi.

“Ciao, io sono Anaïs e sono un exchange student in South Carolina, precisamente in Lexington. La mia host family è composta dalla mia host mum, una host sister e da 2 bellissimi cagnolini.

Sono qui solo da 2 mesi ma sono già consapevole del fatto che questa sarà una delle esperienze più belle della mia vita.

Circa 1 settimana dopo il mio arrivo la mia host mom mi chiese di fare una lista dei posti dove mi sarebbe piaciuto andare e delle esperienze che avrei voluto provare. Insieme abbiamo riempito un foglio e piano piano stiamo spuntando tutte le voci della lista.

Ad oggi ho già visitato molto e provato diverse avventure.

Ho provato il mese scorso la mia prima volta in un Drive In ed è esattamente come immaginavo avendo visto diversi film americani. Si tratta di un posto enorme all’aperto dove ciascuno entra con la propria auto e resta all’interno per vedere il film proiettato su un maxischermo. E come nei migliori film ci si riempie di poc corn e tutto quel cibo da “movie”.

Insieme alla mia host family e alcune amiche, siamo andate anche in Georgia (precisamente ad Augusta) e lì mi hanno fatto visitare un po’ la città. Tra l’altro è un posto magnifico. Il centro è molto carino. Ci sono tantissimi parchi da visitare, negozi e ristorantini. Tutto è molto grande, le strade, i posti verdi, i mall. Amo tutto ciò che vedo e che vivo.

Una sera della settimana scorsa siamo state al music bingo (completamente diverso da come si vede nei film). C’ero già stata una delle prime sere in cui ero qui perché la mia host mum adora il bingo ed è veramente divertente andarci. Avevo un’idea molto diversa del bingo quando ne sentivo parlare in Italia, ma qui hanno un’altra concezione.

Per quanto riguarda il cibo sto sperimentando tutto ciò che mi è possibile. Non hanno cibo sano e i fast food spopolano, ma frequentando molto spesso partite di football e fiere – tra l’altro giusto l’altro giorno sono stata “South Carolina state fair” – ho avuto modo di conoscere e provare quei food street di cui tanto vediamo e sentiamo parlare. Ho assaggiato la funnel cake, hot dogs, la red velvet cake, milkshake, i corn dogs e gli Oreo fritti. Devo dire che mi piace tutto e quando ho voglia di cibo italiana faccio spesa al supermercato e mi metto ai fornelli così da far provare alla mia host family qualcosa che per loro è novità. Perché loro conoscono alcuni nostri cibi, ma sono molto diversi da come li prepariamo noi. Se vai ad un ristorante e ordini pizza sperando di mangiare la “pizza napoletana” ci si sbaglia. Le lasagne sono completamente diverse, il risotto non dovrebbe nemmeno chiamarsi così perché ha consistenza e gusto lontanissimi dal nostro. Però è giusto così perché cercano di riprodurre piatti italiani sempre seguendo però i loro gusti! E non sono male ma hanno poco a che vedere con l’originale cibo italiano!

Comunque, so che sono solo all’inizio quindi sono certa che l’America mi stupirà ancora nei prossimi mesi. Tra l’altro festeggerò qui in America il mio 17mo compleanno quindi avrò modo e fortuna di poter vivermi anche questa esperienza! Tra l’altro per il mio compleanno mi hanno regalato i biglietti per andare a vedere a novembre una partita di football al college. Non vedo l’ora (dovete sapere che tutti gli americani vano pazzi per il football).

Infatti, dovete sapere che qui negli USA, fare parte di un club o fare uno sport e molto importante. Io consiglio a tutti gli exchange student di iscriversi a un club/sport perché e sicuramente un modo per fare nuove amicizie.

Qui in ogni stagione gli sport cambiano, per esempio questa e la stagione del football, del nuoto e della pallavolo. Tra qualche settimana sarà la stagione del basket e poi ci sarà la stagione degli sport primaverili come lacrosse e atletica.

Io in Italia facevo atletica quindi aspetterò la primavera per iscrivermi a questo club. Altri club presenti nella mia scuola sono robotica, dibattito, danza, cheerleading, golf, fotografia e tanti altri. A scuola, come avevo già detto in altri miei video, mi sono trovata subito bene, il sistema scolastico americano è completamente diverso da quello italiano: sono gli studenti e non i professori a cambiare classe ogni ora. Questo perché ogni ragazzo sceglie liberamente il proprio percorso di studi, ne consegue che non c’è mai una classe fissa e ogni ora di hanno diversi compagni di classe. Esistono armadietti, mense interne per mangiare, spazi di condivisione dove conoscere nuove persone e grandi palestre e spazi per lo sport.

Per il resto la mia esperienza da exchange student negli USA sta procedendo per il meglio, sono una ragazza socievole e per me non è difficile farmi degli amici, infatti, ho iniziato subito a uscire con alcuni miei compagni di scuola. Fortunatamente qui si prende la macchina a 16 anni e se dobbiamo andare in qualche posto o a casa di qualcuno di loro mi offrono sempre un passaggio.

Anche con la lingua non ho molti problemi, certo, magari le prime due settimane non sono state così facili nella comprensione, però sono riuscito ad arrangiarmi. Una cosa molto strana che fanno qua è mangiare verso le 18, infatti, quando vado a dormire attorno alle 22 ho sempre fame.

Inutile dire che questa esperienza ti cambia completamente. Banalmente dal modo di vestirsi fino ad arrivare al modo di vedere le cose.

Questa esperienza ti fa maturare e ti rende indipendente e io la amo alla follia e non escludo che questa nazione possa farmi da “casa” per molto più tempo di quanto avrei pensato.

Mi sono sorpresa e non escludo di tornarci.

Qui le persone sono sempre pronte ad aiutarti e non ho fatto fatica ad abituarmi e adattarmi alle loro abitudini, anzi sinceramente sto apprezzando alcune situazioni che in Italia non avrei mai pensato di vivere e mi piace pensare che stia dando l’opportunità a me stessa di mettermi alla prova con un’altra cultura. A volte vivere qui sembra di vivere in un libro o un film. Ogni esperienza che vivo è un’esperienza unica e irriproducibile nel senso più profondo della parola. Una cosa che sto imparando durante questi mesi è quella di non rifiutare mai nessuna opportunità che si presenta. Sto imparando ad apprezzare il mio nuovo modo di pensare e rapportarmi. Ecco la cosa che ho imparato più di tutte in queste ultime settimane è la grandezza del pensiero. Se fino a ieri pensavo e riflettevo in base a ciò che vedevo e vivevo, ora sto imparando ad avere consapevolezza che la mia mente e il mio pensiero si stanno aprendo a modi di pensare diversi e che questa grandezza mi porta a vedere le cose sotto un altro aspetto e con un modo di affrontare l’esperienza diversa. Insomma, credo che la mia mente è più aperta e ora pronta ad assorbire tutto ciò che può arrivare e mi rende forte e orgogliosa vedere come sto affrontando tutto questo.

Ora posso solo ringraziare me stessa per aver avuto la voglia e la curiosità di intraprendere questo viaggio.”

Anaïs – Anno Scolastico, Lexington (Stati Uniti)

“Ciao, io sono Anaïs e sono un exchange student in South Carolina, precisamente in Lexington. La mia host family è composta dalla mia host mum, una host sister e da 2 bellissimi cagnolini.

Sono qui solo da 2 mesi ma sono già consapevole del fatto che questa sarà una delle esperienze più belle della mia vita.

Circa 1 settimana dopo il mio arrivo la mia host mom mi chiese di fare una lista dei posti dove mi sarebbe piaciuto andare e delle esperienze che avrei voluto provare. Insieme abbiamo riempito un foglio e piano piano stiamo spuntando tutte le voci della lista.

Ad oggi ho già visitato molto e provato diverse avventure.

Ho provato il mese scorso la mia prima volta in un Drive In ed è esattamente come immaginavo avendo visto diversi film americani. Si tratta di un posto enorme all’aperto dove ciascuno entra con la propria auto e resta all’interno per vedere il film proiettato su un maxischermo. E come nei migliori film ci si riempie di poc corn e tutto quel cibo da “movie”.

Insieme alla mia host family e alcune amiche, siamo andate anche in Georgia (precisamente ad Augusta) e lì mi hanno fatto visitare un po’ la città. Tra l’altro è un posto magnifico. Il centro è molto carino. Ci sono tantissimi parchi da visitare, negozi e ristorantini. Tutto è molto grande, le strade, i posti verdi, i mall. Amo tutto ciò che vedo e che vivo.

Una sera della settimana scorsa siamo state al music bingo (completamente diverso da come si vede nei film). C’ero già stata una delle prime sere in cui ero qui perché la mia host mum adora il bingo ed è veramente divertente andarci. Avevo un’idea molto diversa del bingo quando ne sentivo parlare in Italia, ma qui hanno un’altra concezione.

Per quanto riguarda il cibo sto sperimentando tutto ciò che mi è possibile. Non hanno cibo sano e i fast food spopolano, ma frequentando molto spesso partite di football e fiere – tra l’altro giusto l’altro giorno sono stata “South Carolina state fair” – ho avuto modo di conoscere e provare quei food street di cui tanto vediamo e sentiamo parlare. Ho assaggiato la funnel cake, hot dogs, la red velvet cake, milkshake, i corn dogs e gli Oreo fritti. Devo dire che mi piace tutto e quando ho voglia di cibo italiana faccio spesa al supermercato e mi metto ai fornelli così da far provare alla mia host family qualcosa che per loro è novità. Perché loro conoscono alcuni nostri cibi, ma sono molto diversi da come li prepariamo noi. Se vai ad un ristorante e ordini pizza sperando di mangiare la “pizza napoletana” ci si sbaglia. Le lasagne sono completamente diverse, il risotto non dovrebbe nemmeno chiamarsi così perché ha consistenza e gusto lontanissimi dal nostro. Però è giusto così perché cercano di riprodurre piatti italiani sempre seguendo però i loro gusti! E non sono male ma hanno poco a che vedere con l’originale cibo italiano!

Comunque, so che sono solo all’inizio quindi sono certa che l’America mi stupirà ancora nei prossimi mesi. Tra l’altro festeggerò qui in America il mio 17mo compleanno quindi avrò modo e fortuna di poter vivermi anche questa esperienza! Tra l’altro per il mio compleanno mi hanno regalato i biglietti per andare a vedere a novembre una partita di football al college. Non vedo l’ora (dovete sapere che tutti gli americani vano pazzi per il football).

Infatti, dovete sapere che qui negli USA, fare parte di un club o fare uno sport e molto importante. Io consiglio a tutti gli exchange student di iscriversi a un club/sport perché e sicuramente un modo per fare nuove amicizie.

Qui in ogni stagione gli sport cambiano, per esempio questa e la stagione del football, del nuoto e della pallavolo. Tra qualche settimana sarà la stagione del basket e poi ci sarà la stagione degli sport primaverili come lacrosse e atletica.

Io in Italia facevo atletica quindi aspetterò la primavera per iscrivermi a questo club. Altri club presenti nella mia scuola sono robotica, dibattito, danza, cheerleading, golf, fotografia e tanti altri. A scuola, come avevo già detto in altri miei video, mi sono trovata subito bene, il sistema scolastico americano è completamente diverso da quello italiano: sono gli studenti e non i professori a cambiare classe ogni ora. Questo perché ogni ragazzo sceglie liberamente il proprio percorso di studi, ne consegue che non c’è mai una classe fissa e ogni ora di hanno diversi compagni di classe. Esistono armadietti, mense interne per mangiare, spazi di condivisione dove conoscere nuove persone e grandi palestre e spazi per lo sport.

Per il resto la mia esperienza da exchange student negli USA sta procedendo per il meglio, sono una ragazza socievole e per me non è difficile farmi degli amici, infatti, ho iniziato subito a uscire con alcuni miei compagni di scuola. Fortunatamente qui si prende la macchina a 16 anni e se dobbiamo andare in qualche posto o a casa di qualcuno di loro mi offrono sempre un passaggio.

Anche con la lingua non ho molti problemi, certo, magari le prime due settimane non sono state così facili nella comprensione, però sono riuscito ad arrangiarmi. Una cosa molto strana che fanno qua è mangiare verso le 18, infatti, quando vado a dormire attorno alle 22 ho sempre fame.

Inutile dire che questa esperienza ti cambia completamente. Banalmente dal modo di vestirsi fino ad arrivare al modo di vedere le cose.

Questa esperienza ti fa maturare e ti rende indipendente e io la amo alla follia e non escludo che questa nazione possa farmi da “casa” per molto più tempo di quanto avrei pensato.

Mi sono sorpresa e non escludo di tornarci.

Qui le persone sono sempre pronte ad aiutarti e non ho fatto fatica ad abituarmi e adattarmi alle loro abitudini, anzi sinceramente sto apprezzando alcune situazioni che in Italia non avrei mai pensato di vivere e mi piace pensare che stia dando l’opportunità a me stessa di mettermi alla prova con un’altra cultura. A volte vivere qui sembra di vivere in un libro o un film. Ogni esperienza che vivo è un’esperienza unica e irriproducibile nel senso più profondo della parola. Una cosa che sto imparando durante questi mesi è quella di non rifiutare mai nessuna opportunità che si presenta. Sto imparando ad apprezzare il mio nuovo modo di pensare e rapportarmi. Ecco la cosa che ho imparato più di tutte in queste ultime settimane è la grandezza del pensiero. Se fino a ieri pensavo e riflettevo in base a ciò che vedevo e vivevo, ora sto imparando ad avere consapevolezza che la mia mente e il mio pensiero si stanno aprendo a modi di pensare diversi e che questa grandezza mi porta a vedere le cose sotto un altro aspetto e con un modo di affrontare l’esperienza diversa. Insomma, credo che la mia mente è più aperta e ora pronta ad assorbire tutto ciò che può arrivare e mi rende forte e orgogliosa vedere come sto affrontando tutto questo.

Ora posso solo ringraziare me stessa per aver avuto la voglia e la curiosità di intraprendere questo viaggio.”

Anaïs – Anno Scolastico, Lexington (Stati Uniti)

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