Mi chiamo Beatrice
e questo è il mio anno in USA

“Mi chiamo Beatrice e sto vivendo un anno all’estero negli Stati Uniti, più precisamente a Poteau, una piccola città situata nella parte orientale dell’Oklahoma.

La mia famiglia ospitante è composta da una mamma, un papà, due sorelle (una della mia età e una di due anni più giovane) e un fratello trentenne che vive con la sua famiglia non troppo lontano da casa nostra, di solito ci incontriamo durante il fine settimana.

Frequento la Poteau High School, che si trova a circa un quarto d’ora d’auto da dove vivo. È una scuola piuttosto piccola, con circa 700 studenti, e sin dal primo giorno sia insegnanti che compagni mi hanno fatta sentire accolta. Sono sempre stati gentili e disponibili, pronti ad aiutarmi in caso di difficoltà.

Uno degli aspetti più belli della mia esperienza è sicuramente far parte del team di cross country. Ho partecipato ad alcune gare e mi sono divertita tantissimo: le mie compagne sono molto gentili e mi hanno subito fatta sentire parte del gruppo. In generale, le persone che ho conosciuto a scuola si sono rivelate davvero amichevoli, e con molte di loro cerco di trascorrere del tempo anche al di fuori del contesto scolastico.

Negli ultimi tempi, a causa di alcuni problemi di salute che ha avuto il mio host dad, non sto facendo molte attività con la mia host family. Tuttavia, sono molto grata di aver conosciuto persone a scuola che mi permettono di vivere tante esperienze nuove e di continuare a scoprire la cultura americana giorno dopo giorno.

All’inizio non è stato facile adattarsi: il cibo è molto diverso da quello a cui ero abituata in Italia, e qui tutti i ragazzi della mia età hanno già la macchina, lavorano e sono molto più indipendenti. Ma questa esperienza mi sta insegnando tantissimo: non solo sto migliorando il mio inglese, ma sto imparando ad essere più autonoma, aperta e positiva, ad affrontare ogni nuova opportunità con il sorriso e a superare le difficoltà con fiducia.

In poche parole, vivere questo “sogno americano” è davvero un’esperienza che porterò sempre con me!”

Beatrice, USA