Mi chiamo Alis
e questo è il mio anno in Irlanda

“Ciao! Mi chiamo Alis e al momento sto facendo un anno all’estero in Irlanda, sono qua solo da un mese, ma sono già innamorata di questo posto.

Quando ero piccola, mi era capitato di sentir nominare l’anno all’estero, ma non l’ho mai considerato qualcosa di davvero possibile. Poi, in seconda liceo, ne ho risentito parlare e da quel momento ho capito che era un’esperienza che volevo davvero vivere. La destinazione, per me, non era troppo importante: l’unica cosa che volevo era parlare inglese, per impararlo meglio. L’Irlanda mi era stata consigliata da tante persone, principalmente per i paesaggi spettacolari e per la bontà delle persone e devo dire che entrambe le cose sono vere.

Ho deciso di intraprendere questa esperienza per diversi motivi, per prima cosa per conoscere tante nuove persone e immergermi totalmente in un’altra cultura. Spesso mi sembra quasi di vivere un’altra vita! Ho passato i mesi precedenti alla partenza a preoccuparmi di non essere felice qua, ma devo dire che sta andando tutto benissimo. Una cosa che sicuramente mi ha aiutato tanto è che sono arrivata qua senza aspettative di nessun tipo, perciò, al mio arrivo ho semplicemente accolto tutti i cambiamenti.

Sono qua da poco più di un mese, ma è ancora tutto nuovo per me. C’è sicuramente stata qualche difficoltà, ma non mi pento nemmeno un po’ di essere qua.

La mia famiglia ospitante è composta da madre, padre e tre figli, una sorella e un fratello più piccoli e un fratello più grande. Inoltre, in casa c’è una ragazza francese, fa anche lei l’anno all’estero, con cui mi sono trovata subito bene.

La scuola in Irlanda è parecchio diversa da quella italiana e a primo impatto può sembrare un po’ restrittiva, ma ci fai l’abitudine, ancora non so ancora se è più facile o meno perché sono solo all’inizio.

Per me fare amicizia a scuola è stato davvero facile, forse anche perché già prima di partire avevo un buon livello di inglese, ma soprattutto perché più o meno tutti sono felici di conoscere altre persone perciò già dal primo giorno ho parlato con moltissime persone. Inoltre, nella mia scuola a Letterkenny ci sono per lo più studenti di altre nazionalità, perciò, probabilmente empatizzano con i nuovi arrivati.

Le difficoltà che ho riscontrato sono più che altro legate alle abitudini familiari.

Consiglierei sicuramente questa esperienza a chiunque abbia tanta voglia di crescere, fare esperienze, sia pronto ai cambiamenti e ad entrare a fare parte di un’altra famiglia con tutto ciò che ne consegue.”

Alis, Irlanda