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La mia esperienza in Canada
Partire per un’esperienza allโestero come exchange student รจ un viaggio che cambia la vita. Oggi, vi raccontiamo lโesperienza di Isabella, che ha trascorso un semestre allโestero in Canada. Attraverso le sue parole, scopriremo come si sta adattando alla sua host family, la vita nella scuola canadese e le avventure che sta vivendo. Segui il racconto del semestre allโestero in Canada di Isabella e immergiti nellโesperienza di vivere in una cultura diversa, lontano da casa, ma sempre piรน vicino a sรฉ stessi.
La mia esperienza in Canada
Partire per un’esperienza allโestero come exchange student รจ un viaggio che cambia la vita. Oggi, vi raccontiamo lโesperienza di Isabella, che ha trascorso un semestre allโestero in Canada. Attraverso le sue parole, scopriremo come si sta adattando alla sua host family, la vita nella scuola canadese e le avventure che sta vivendo. Segui il racconto del semestre allโestero in Canada di Isabella e immergiti nellโesperienza di vivere in una cultura diversa, lontano da casa, ma sempre piรน vicino a sรฉ stessi.
“Ciao! Mi chiamo Isabella e ad agosto 2022 sono partita da Milano per affrontare quella che si sarebbe rivelata lโesperienza piรน bella e coinvolgente della mia vita. Fin da piccola, partire per un periodo di studio allโestero era da sempre stato tra i miei desideri per il futuro, cosรฌ lโanno scorso ho iniziato ad informarmi insieme ai miei genitori sulle procedure da seguire per far diventare questo sogno realtร .
Da subito sono sempre stata dellโidea di optare per un semestre in Canada, incuriosita da una cultura e da bellezze naturali che ancora non avevo avuto modo di esplorare e conoscere. Sapevo della generale sicurezza e dellโapertura mentale che caratterizza il popolo che abita questo paese, motivi in piรน per i quali mi sono convinta della mia scelta.
Ho deciso, in particolare, di andare ad Ottawa, la capitale, sia perchรฉ volevo vivere in una cittร piรน popolosa, sia per la presenza di alcuni lontani parenti che ho avuto modo di conoscere meglio nel corso della mia permanenza lรฌ e che mi hanno spesso aiutata e guidata, chiaramente con discrezione e senza sostituirsi alla mia host-family.
I dettagli di questโultima mi sono arrivati circa un mese prima della mia partenza, e quando ho ricevuto lโe-mail non potevo essere piรน contenta.
La famiglia che mi ha ospitata era composta da mamma, papร e due figli, una ragazza di 15 anni e un bambino di 12. Insieme a me viveva nella loro casa unโaltra exchange student, spagnola, della mia stessa etร e avere lei al mio fianco รจ stata probabilmente la fortuna piรน grande che potesse capitarmi.
Condividendo lโuna con lโaltra ogni momento delle nostre giornate e le sensazioni di una realtร completamente nuova attorno a noi, per me รจ diventata, oltre che unโamica e compagna di avventura, praticamente come una sorella. Abbiamo affrontato insieme tutte le nostre โprime volteโ in un Paese che, se inizialmente poteva risultarci estraneo, ha presto conquistato una parte del nostro cuore. Tra i vari passi che io e lei abbiamo fatto insieme cโรจ stato anche il tanto atteso primo giorno di scuola.
Il sistema scolastico canadese si differenzia da quello italiano innanzitutto per la scansione in due semestri, in ognuno dei quali solitamente si studiano 4 materie. Queste possono variare dalle discipline piรน tradizionali presenti anche nelle nostre scuole, ai corsi piรน diversi, come drama, international business, personal finance, world cultures, arti figurative, cucina, fitness e tanti altri.
Uno degli aspetti che piรน ho apprezzato del modello canadese รจ proprio la possibilitร di poter scegliere autonomamente, anche se guidati dai counselor della scuola, a quali ambiti dedicarsi e cosa studiare. Tutto ciรฒ rende la scuola ancora piรน piacevole, dal momento che si studiano gli argomenti ai quali si รจ maggiormente interessati. Soprattutto, andare a lezione non risulta un peso.
Per la prima volta ho potuto sperimentare cosa significasse essere felici di svegliarsi la mattina per andare a scuola e non sentire la pressione che spesso avevo provato nel mio liceo italiano, piuttosto rigoroso.
Anche il rapporto con i professori รจ decisamente positivo e di tipo โorizzontaleโ, nel senso che insegnanti e studenti si pongono sullo stesso livello e allโinterno dellโambiente scolastico hanno pari diritti ed importanza, sia pure nella differenza di ruolo.
Uno dei miei timori piรน grandi prima di partire, a causa della timidezza iniziale che spesso mi caratterizza quando mi trovo in un ambiente nuovo, era di avere difficoltร nel fare nuove amicizie e nel creare attorno a me quella zona di comfort che nella mia cittร possedevo giร da tempo.
Dopo aver superato qualche incertezza iniziale, piccola ma tale da sembrarmi insormontabile, mi sono ritrovata ad avere al mio fianco un folto gruppo di amici che comprendeva non solo canadesi, ma anche tantissimi altri exchange students provenienti dalle piรน diverse parti del mondo.
Insieme a loro ho ricordi che porterรฒ nel cuore per tutta la vita e sarรฒ per sempre grata per aver potuto legare cosรฌ tanto e in poco tempo con delle persone, tanto da desiderare di rivedere anche dopo la fine della mia permanenza in Canada.
A questo proposito, vorrei citare una frase che non ho mai dimenticato che una carissima amica, conosciuta proprio nel corso della mia esperienza, mi ha detto al momento di salutarci prima del mio rientro in Italia: โHome is never a placeโ. Casa non รจ mai un posto o un luogo fisico, ma una condizione e una sensazione che possiamo creare attorno a noi, ovunque ci troviamo nel mondo. Per quanto possa essere fonte di ansia, allโinizio, aprirsi a ciรฒ che non conosciamo, non abbiate paura di mettervi alla prova. ร vero che ci saranno dei momenti di malinconia, degli attimi di nostalgia, ma questi accadono tanto durante lโesperienza di studio allโestero, quanto nel corso della nostra vita.
Per questo รจ stata una prova importante nella mia formazione, sotto tanti aspetti.โ
Isabella – Semestre Scolastico, Ottawa (Canada)
“Ciao! Mi chiamo Isabella e ad agosto 2022 sono partita da Milano per affrontare quella che si sarebbe rivelata lโesperienza piรน bella e coinvolgente della mia vita. Fin da piccola, partire per un periodo di studio allโestero era da sempre stato tra i miei desideri per il futuro, cosรฌ lโanno scorso ho iniziato ad informarmi insieme ai miei genitori sulle procedure da seguire per far diventare questo sogno realtร .
Da subito sono sempre stata dellโidea di optare per un semestre in Canada, incuriosita da una cultura e da bellezze naturali che ancora non avevo avuto modo di esplorare e conoscere. Sapevo della generale sicurezza e dellโapertura mentale che caratterizza il popolo che abita questo paese, motivi in piรน per i quali mi sono convinta della mia scelta.
Ho deciso, in particolare, di andare ad Ottawa, la capitale, sia perchรฉ volevo vivere in una cittร piรน popolosa, sia per la presenza di alcuni lontani parenti che ho avuto modo di conoscere meglio nel corso della mia permanenza lรฌ e che mi hanno spesso aiutata e guidata, chiaramente con discrezione e senza sostituirsi alla mia host-family.
I dettagli di questโultima mi sono arrivati circa un mese prima della mia partenza, e quando ho ricevuto lโe-mail non potevo essere piรน contenta.
La famiglia che mi ha ospitata era composta da mamma, papร e due figli, una ragazza di 15 anni e un bambino di 12. Insieme a me viveva nella loro casa unโaltra exchange student, spagnola, della mia stessa etร e avere lei al mio fianco รจ stata probabilmente la fortuna piรน grande che potesse capitarmi.
Condividendo lโuna con lโaltra ogni momento delle nostre giornate e le sensazioni di una realtร completamente nuova attorno a noi, per me รจ diventata, oltre che unโamica e compagna di avventura, praticamente come una sorella. Abbiamo affrontato insieme tutte le nostre โprime volteโ in un Paese che, se inizialmente poteva risultarci estraneo, ha presto conquistato una parte del nostro cuore. Tra i vari passi che io e lei abbiamo fatto insieme cโรจ stato anche il tanto atteso primo giorno di scuola.
Il sistema scolastico canadese si differenzia da quello italiano innanzitutto per la scansione in due semestri, in ognuno dei quali solitamente si studiano 4 materie. Queste possono variare dalle discipline piรน tradizionali presenti anche nelle nostre scuole, ai corsi piรน diversi, come drama, international business, personal finance, world cultures, arti figurative, cucina, fitness e tanti altri.
Uno degli aspetti che piรน ho apprezzato del modello canadese รจ proprio la possibilitร di poter scegliere autonomamente, anche se guidati dai counselor della scuola, a quali ambiti dedicarsi e cosa studiare. Tutto ciรฒ rende la scuola ancora piรน piacevole, dal momento che si studiano gli argomenti ai quali si รจ maggiormente interessati. Soprattutto, andare a lezione non risulta un peso.
Per la prima volta ho potuto sperimentare cosa significasse essere felici di svegliarsi la mattina per andare a scuola e non sentire la pressione che spesso avevo provato nel mio liceo italiano, piuttosto rigoroso.
Anche il rapporto con i professori รจ decisamente positivo e di tipo โorizzontaleโ, nel senso che insegnanti e studenti si pongono sullo stesso livello e allโinterno dellโambiente scolastico hanno pari diritti ed importanza, sia pure nella differenza di ruolo.
Uno dei miei timori piรน grandi prima di partire, a causa della timidezza iniziale che spesso mi caratterizza quando mi trovo in un ambiente nuovo, era di avere difficoltร nel fare nuove amicizie e nel creare attorno a me quella zona di comfort che nella mia cittร possedevo giร da tempo.
Dopo aver superato qualche incertezza iniziale, piccola ma tale da sembrarmi insormontabile, mi sono ritrovata ad avere al mio fianco un folto gruppo di amici che comprendeva non solo canadesi, ma anche tantissimi altri exchange students provenienti dalle piรน diverse parti del mondo.
Insieme a loro ho ricordi che porterรฒ nel cuore per tutta la vita e sarรฒ per sempre grata per aver potuto legare cosรฌ tanto e in poco tempo con delle persone, tanto da desiderare di rivedere anche dopo la fine della mia permanenza in Canada.
A questo proposito, vorrei citare una frase che non ho mai dimenticato che una carissima amica, conosciuta proprio nel corso della mia esperienza, mi ha detto al momento di salutarci prima del mio rientro in Italia: โHome is never a placeโ. Casa non รจ mai un posto o un luogo fisico, ma una condizione e una sensazione che possiamo creare attorno a noi, ovunque ci troviamo nel mondo. Per quanto possa essere fonte di ansia, allโinizio, aprirsi a ciรฒ che non conosciamo, non abbiate paura di mettervi alla prova. ร vero che ci saranno dei momenti di malinconia, degli attimi di nostalgia, ma questi accadono tanto durante lโesperienza di studio allโestero, quanto nel corso della nostra vita.
Per questo รจ stata una prova importante nella mia formazione, sotto tanti aspetti.โ
Isabella – Semestre Scolastico, Ottawa (Canada)
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